Dalla parte della compagna

Oggi vediamo di capire cosa prova lei tra le varie tempeste della vita abbastanza “caotica” di lui, separato con figli.

Molte volte personalmente mi sono trovata ad affrontare cose che erano più grandi di me.

Come abbiamo visto all’ inizio sembra tutto relativamente semplice. È normale che si parte entrambe con le buone intenzioni e tanta voglia di fare, ma nel tempo un pochino questa cosa si perde, perché?

Diciamo che è normale e capisco benissimo tutte quelle donne che alla fine sono stanche di tutte queste cose perché credetemi che è davvero dura avere a che fare con qualcosa che in effetti non riguarda proprio te direttamente, ma sono solo il riflesso di situazioni vissute da un’altra parte che tu assorbi, per forza di cose e non puoi cambiarle. Come detto già altre volte ciò che possiamo cambiare è ciò che riguarda noi, la nostra vita, il nostro rapporto con il partner e secondo me è davvero un grande inizio riuscire a farlo in maniera semplice ma organizzata.

Parlo di organizzazione perché inevitabilmente quando ci sono 2 vite da gestire bisogna organizzarsi per forza altrimenti si rischia di fare una grandissima confusione e proprio perché alcune situazioni che abbiamo vissuto non sono state adeguate, oggi mi sento in dovere di voler dare alcuni spunti a chi sta vivendo una storia simile alla mia.

Ognuno di noi ha una storia diversa o anche se simile naturalmente la vivrà diversamente da me o da un altro. C’ è stato un momento veramente strano, un momento in cui ho traballato davvero, ossia quando in fase decisionale per il mantenimento che lui avrebbe dovuto dare alla sua ex e ai figli, mi sono state chieste le mie buste paga, come se dovessi in qualche modo “pagare” io questa situazione, e non a livello morale, ma bensì a livello economico.

E li davvero non ho voluto credere che la legge, che visto che vivi con una persona separata possa “Appropriarsi” dei tuoi guadagni per stabilire il mantenimento che spetta non solo ai figli, ma in quel momento anche a lei, visto che non lavorava.

Ed ovviamente in una situazione del genere che fai?

Io personalmente sono scappata! Ero talmente arrabbiata che non riuscivo ad essere lucida. Ovvio non era la prima esperienza in cui restavo male di alcune decisioni prese ma questa era davvero imbarazzante!

Poi non ricordo bene se è stata brava l’avvocato o alla fine si erano resi conto che forse stavano un pochino esagerando, ma le cose si sono riallineate grazie al cielo e quindi almeno sotto l’aspetto economico io non sono stata presa in causa. Anche perché diciamo la verità:

-Anche se materialmente i soldi non ti vengono tolti dalle tasche pensate che non sia da calcolare quanto comunque le uscite ci sono inevitabilmente anche da parte nostra? Quando fai la spesa, quando compri le cose in casa anche per loro, quando li porti alle giostre, o al mare o da qualsiasi altra parte o in vacanza o nella semplice quotidianità, al bar a prendere un pacchetto di caramelle, o quando gli compri da vestire perché la mamma non ti manda i cambi e tu non puoi farli andare in giro con le stesse cose…

Forse i giudici tutte queste cose non le sanno, o semplicemente non gliene frega nulla. Ma in qualche modo quei bambini diventato per te un qualcosa da “Custodire”, da proteggere. Soprattutto se sei cosciente che non stanno bene, che soffrono o che comunque non li vedi felici.

Non è cosa scontata di tutte avere questo tipo di comportamenti, anzi, ho sentito storie da far rabbrividire, allora in quel caso un po’ di accanimento da parte della madre mi sento di dire che fosse davvero giustificato!

Ma quando si trova da questa parte una donna che rispetta i tuoi figli, che gli vuole bene, che cerca in ogni modo e maniera di far si che stiano bene e che non gli manchi nulla, sempre ovviamente insieme al loro papà, non comprendo questa cattiveria gratuita da parte di nessuno. Perché è vero che non è facile per una madre lasciare i suoi figli ed accettare una situazione così diversa, davvero lo capisco, ma non ci si può permettere di fare male a loro,

LORO NON HANNO COLPE!!!

In realtà neanche la compagna del papà ne ha, ma i bambini proprio ancora di più senza mezze misure! Quando un bambino non vuole venire a trovarti in ospedale, che tu hai appena partorito il suo fratellino, perché “mamma ha detto che ci sono le persone malate” o quando ti chiede “ma perché nonna ti chiama scur…..” o quando non ti danno il bacetto prima di andar via perché “ha detto mamma che non ti dobbiamo salutare” o ancora quando stai andando a metterli a letto e ti dicono “non possiamo dormire con te perché mamma ha detto che sei una sconosciuta”.

Aaaaaaaaa amica mia…. È dura, è dura! Vi assicuro che non si può capire se non si è dall’ altra parte, invece per chi ci è passata sono sicura che si sentirà toccata da ciò che sto dicendo.

E allora ti dico, in queste situazioni bisogna essere lucidi e prendere totalmente in mano il controllo. Io personalmente ho sempre cercato di stare calma, fare un bel respiro profondo e devo dire che negli ultimi anni mi ha aiutata molto la meditazione, e cercare di spiegargli nella maniera a loro più comprensibile e accessibile per la  loro età il perché delle cose.

Delle cose che gli venivano dette dall’ altra parte, cercando di “giustificare” la mamma che volendogli troppo bene cercava solo di proteggerli, ma che loro conoscendomi ormai da molto tempo e sapendo quanto rispetto e bene gli volessi, dovevano essere sereni di comportarsi come meglio credevano con me e che comunque sarebbero stati al sicuro nelle loro scelte. Nessuno li avrebbe giudicati per quello che volevano fare. È stato semplice?

No affatto!

Ma è stato fondamentale per loro! Qualcuno doveva proteggerli, ma in maniera intelligente. Non è impossibile riuscire a fare tutto questo, ma se si decide di essere delle persone brave, oneste e con un buon karma da diffondere nell’ universo dobbiamo prenderci le responsabilità anche di queste cose, è inevitabile…

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